* * * * * * * * * *
STAFF - COMPARTO
Infermieri Professionali:
Concetta PERNA (coordinatrice)
Anna BALZANO
Antonio FEDERICO
Giacomo FELICIELLO
Filomena GARGIULO
Luigi GRIMALDI
Pasquale RUSSOMANNO
Antonio SAULLE
Maddalena SCUDIERI
Sofia SIRLETTI
Mario SKRZYDLEWFKI
Rosa SORRENTINO
Operatori Socio-Sanitari:
Daniela Concetta CALVANESE
Ciro DE ROSA
Gianluigi OLIVIERI
Giovanni VERDEZZA
|
CARATTERISTICHE
Nella UOSD di Chirurgia Generale ad Indirizzo Oncologico del Presidio Ospedaliero di Boscotrecase sono attualmente operativi 10 posti letto, distribuiti in stanze di degenza a due letti con bagno.
Visita ai degenti: ore 13,30-14,30 - Bollettino sanitario: ore 13,30-14,30.
RICOVERI PROGRAMMATI
Dalle ore 08,00 alle 09,30 di tutti i giorni feriali, previa visita ambulatoriale, prenotazione e programmazione da relativa lista (tempi medi di attesa di 7 giorni).
RICOVERI D’URGENZA
Disposti dal servizio accettazione del Pronto Soccorso.
AMBULATORIO GENERALE
Come da programmazione del C.U.P. le visite e le medicazioni si effettuano il lunedì dalle ore 15.30 alle ore 18.30 ed il venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00, mentre gli interventi di chirurgia ambulatoriale si eseguono nei giorni ed orari indicati dai sanitari dell'Unità Operativa nella sala operatoria ubicata al terzo piano.
AMBULATORI SPECIALISTICI, “ONE DAY-SURGERY“ e “DAY SURGERY“
Nei giorni feriali secondo programmazione del C.U.P. ed indicazione dei sanitari addetti ai vari ambulatori. Tali prestazioni sono effettuate presso i locali degli Ambulatori Centralizzati.
Fatte salve eventuali nuove disposizioni dovute alla gestione dell'emergenza Covid 19.
TIPOLOGIA QUALI-QUANTITATIVA DELL’ATTIVITA’ CHIRURGICA
L’esigua assegnazione dei posti letto è stata controbilanciata dall’attivazione di percorsi diagnostico-terapeutici alternativi, quali pre-ospedalizzazione e dimissioni protette che, in linea con le normative regionali vigenti, possono consentire una marcata riduzione dei ricoveri di tipo diagnostico e dei tempi di degenza con sensibile riduzione dei costi di gestione e mantenimento degli standard qualitativi dei servizi erogati.
Gli sviluppi tecnologici e le innovazioni terapeutiche degli ultimi decenni hanno profondamente modificato la corrente concezione gestionale dei reparti di Chirurgia Generale, al punto di determinarne un lento e progressivo declino in termini di funzionalità e produttività. L'idea che lo sviluppo tecnologico e la super-settorializzazione del lavoro chirurgico avrebbe consentito l'incremento produttivo ha determinato il fiorire di numerosi reparti che, pur offrendo competenze cosiddette ultraspecialistiche, hanno di fatto determinato una incoordinazione nella risoluzione delle problematiche chirurgiche stesse e di conseguenza un notevole incremento della mobilità passiva verso riconosciute strutture di eccellenza, con seri danni economici a carico delle ASL.
E' ormai universalmente riconosciuto che la sopravvivenza dei reparti di Chirurgia Generale può essere assicurata solo se si procede ad una profonda modifica gestionale, che non può prescindere da un'attenta analisi anche territoriale, tendente a rilevare le richieste ed aspettative dell'utenza. I recenti sviluppi della medicina moderna, preventiva, territoriale e quant'altro, hanno notevolmente ridotto le classiche ed abituali richieste di prestazioni chirurgiche al punto di rendere improduttivi numerosi reparti di Chirurgia Generale, poco attenti e reattivi al cambiamento in corso.
E' opinione corrente che oggi più che mai le richieste dell'utenza sono rivolte prevalentemente ai settori dell'Urgenza, della Chirurgia Oncologica e di quella Endocrina spesso ad essa correlata, anche per le ben note attuali problematiche ambientali, culturali e sociali, quali ad esempio il notevole incremento dell'infortunistica, dell'inquinamento ambientale ed alimentare.
La stretta correlazione fra Chirurgia Oncologica ed Endocrina è particolarmente evidente nel trattamento del gozzo endemico, patologia tiroidea da mancanza nutrizionale di iodio maggiormente rappresentata nella nostra Regione e di notevole interesse chirurgico per la sua caratteristica e significativa evoluzione di tipo nodulare. Inoltre, una così alta incidenza di gozzo multinodulare rende ragione di una altrettanto alta incidenza di trasformazioni tumorali; di fatti il carcinoma tiroideo si osserva con maggior frequenza nei paesi di endemia gozzigena ed anch'esso, come le diverse forme di struma benigno, predilige il sesso femminile.
Tali considerazioni hanno assunto negli ultimi anni un particolare rilievo proprio nei territori di competenza della ASL Napoli 3 Sud, al punto da determinare l'attivazione di importanti programmi di screening oncologici che, a tutt'oggi, riescono a fornire una soddisfacente risposta all'utenza solo nella fase diagnostica, mentre per il trattamento chirurgico si continua a registrare un'alta incidenza di mobilità extra-aziendale ed addirittura extra-regionale, con un rilevante danno economico aziendale determinato dalla notevole mobilità in uscita dei pazienti dai Presidi Ospedalieri della ASL Napoli 3 Sud. Quanto detto contrasta nettamente con la riconosciuta presenza, all'interno della ASL stessa, di valide competenze professionali e centri di eccellenza strettamente correlati al settore della Chirurgia Oncologica.
Solo l’adozione di tali misure con un adeguato sviluppo della Chirurgia Oncologica, Endocrina e Videolaparoscopica, il potenziamento della Chirurgia d'Urgenza, l'attivazione di un Centro di Chirurgia Oncologica e di un Centro di Chirurgia della Tiroide, oltre allo svolgimento delle abituali prestazioni specialistiche proprie della Chirurgia Generale, renderanno possibile l'annullamento di tutti gli insormontabili ostacoli derivanti da inadeguatezze strutturali ed organizzative ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati con l'incremento quantitativo e qualitativo dell’attività chirurgica ed il contenimento del trend di mobilità degli utenti verso altre ASL e Regioni.
* * * * * * * * * *
www.chirurgiaareavesuviana.it